
Dans un future avril, PASOLINI

Poeta, corsaro, profeta, Pier Paolo Pasolini (1922 - 1975) continua ad abbagliare le generazioni successive con le sue parole visionarie, esplosioni di luce e rabbia. Figura tutelare della letteratura italiana del dopoguerra, accompagna ancora oggi i dibattiti della società contemporanea con le sue provocazioni premonitrici. Gustavo Giacosa si è immerso nel suo mondo durante la preparazione dello spettacolo "Rage" di Pippo Delbono a lui dedicato, di cui è stato uno dei protagonisti. Questo spettacolo, acclamato al Festival d'Avignon 2002, è stato ospitato in Francia e nel mondo. Questo incontro con l'opera di Pasolini fu un'ispirazione duratura per la carriera artistica di Giacosa. Pasolini è per lui un riferimento critico essenziale nel suo lavoro di curatore della mostra sul brut italiano e l'arte popolare "Banditi dell'arte" (Halle Saint Pierre, Parigi, 2012). Con il concerto/performance "In un futuro aprile", Giacosa in compagnia del pianista/compositore Fausto Ferraiuolo e del suo trio jazz intraprende un'esplorazione dei contrasti del discorso pasoleano che passa da una critica della società italiana e del nuovo ordine mondiale a una "vitalità disperata". Pasolini era attaccato alla cultura popolare, patrimonio vernacolare in via di estinzione e combatteva la modernità che lo reprimeva, pur essendo scrittore e poeta che proponeva un uso nuovo e provocatorio della lingua. La musica di Fausto Ferraiuolo gli rende omaggio suonando su due registri, quello di memoria popolare italiana riprendendo le melodie delle canzoni napoletane e quello di una creazione contemporanea in fase con i movimenti di protesta, il jazz con la sua intensità a volte brutale. Tra composizioni originali e rivisitazioni dei grandi classici della musica popolare napoletana, compongono un'armoniosa cornice drammaturgica e musicale che intreccia le parole di rivolta con quelle d'amore e di intimità.
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Il corpus poetico è tratto dalla raccolta: “Poesia in forma di rosa” (1964) e dal film “La rabbia” (1963). Traduzioni di René De Ceccatty e José Guidi.