Costellazioni infinite# 2
Christine Jean
Questo progetto di ampio respiro è nato in collaborazione con l’Instituto Francese Centre Saint Louis e la Libreria Stendhal di Roma."Costellazioni infinite" propone un dialogo tra materia, tempo e memoria, attraverso una pratica artistica che fonde pittura, disegno, installazione e processi naturali. Articolato in tre sedi espositive, rappresenta un’occasi- one unica per avvicinarsi all'universo di Christine Jean, seguendo la stratificazione e la trasformazione della materia e del pensiero creativo.
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Il progetto inizia con una serie di residenze che l’artista ha tenuto a Roma e Parigi tra il 2024 e il 2025. Durante questo periodo di ricerca, intitolato "Pietre, muri, tessiture del tempo", Christine Jean ha esplorato le alterazioni del tempo e le trasformazioni delle superfici murarie. Attenta agli indizi di vita, ma anche di erosione e di abbandono, l’artista fotografa o prende le impronte di diversi frammenti di muri. Per lei, lo spirito delle pietre, che emana dal lungo tempo necessario alla loro formazione, risuona con i processi messi in atto nel suo lavoro.
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Come scrive Maria Giovanna Gilotta, “Sintesi di una carriera segnata dall’erranza creativa e dalla trasformazione, il pro- getto attuale di Christine Jean costituisce un’esplorazione sia delle forze della natura che dello spirito umano, ma anche di come l’arte cattura e trascende le loro energie. A monte della sua indagine, Christine Jean richiama l’idea di costellazione, cara a Novalis. Come afferma il poeta nella sua ‘Bozza generale’, ogni frammento, ogni opera e ogni gesto partecipano a un tutto infinito e aperto, dove l’incompiuto rivela una ricerca più vasta e lascia intravedere una gamma infinita di possibilità .”




Programma:
9 ottobre dalle ore 17:30: vernissage di un nuovo allestimento della mostra “Infinite Costellazioni”, focalizzato sul lavoro di Christine Jean sui muri di Roma e Parigi, e sulla rielaborazione in grande formato di alcune pagine dei suoi taccuini. La mostra sarà visitabile su prenotazione fino al 9 novembre 2025.
Sabato 11 ottobre ore 18: “Strange fruit” Performance musicale di Gustavo Giacosa e Fausto Ferraiuolo ispirata alle pagine dei taccuini di Christine Jean.
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Poetica e Materiali
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Christine Jean lavora con materiali grezzi, integrando pittura, inchiostro, olio e rame. L’uso delle foglie di rame, soggette a processi di ossidazione e alterazione, diventa metafora dei cicli naturali di degrado e rinascita. L’artis- ta incorpora trasformazioni chimiche nella pittura, evocando processi di erosione, vibrazione e attrazione, simili alle forze naturali che agiscono sulla materia.
I Taccuini: Archivio in Movimento
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Elemento centrale della ricerca di Jean sono i suoi taccuini di lavoro, veri e propri archivi viventi. Durante la mostra, l’artista esplora e rielabora questi archivi in forme sonore e visive. Le pagine dei taccuini vengono ridisegnate e ingrandite su grandi fogli, la cui superficie irregolare cattura la gestualità della mano. Ogni segno, anche se cancellato, diventa materia temporale, testimonianza del processo creativo in divenire.
Christine Jean
Biografia
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Christine Jean è nata nel 1957 a Sainte-Adresse, Le Havre. Attualmente vive e lavora a Parigi.
Ha esposto in musei e gallerie in Francia e all'estero, tra cui: Musée d’art et d’archéologie de Périgueux, galerie de la Manufacture d’Aix-en-Provence, MLAC-Rome, musée ethno-botanique de Salagon, musée de l’Abbaye de Saint-Riquier, musée de Toulon, Fabrique centre d’art-Montreuil, Centre d’art sacré de Lille, Institut français de Hanoi, e vari musei in Cina.
Nel 2018, ha ricevuto il premio della Fondazione Simone e Cino Del Duca all’Istituto di Francia per l’insieme del suo lavoro.


